Con il messaggio n. 22520 l’INPS fornisce istruzioni alle proprie sedi per l’attribuzione della nuova casella di posta elettronica certificata ai cittadini che vogliono colloquiare con l’Istituto senza muoversi di casa e dover ricorrere a comunicazioni da inviare per raccomandata e ricevere relative risposte nella stessa modalità di invio.
I Tempi corrono oramai sul filo della telematica e anche il cittadino, non titolare d’azienda o libero professionista e a tale titolo obbligato prossimamente dalle norme di legge, potrà richiedere l’assegnazione di una casella di posta elettronica certificata per colloquiare con le Istituzioni.
Tale nuovo sistema di “comunicazione postale�, permetterà di dare al proprio messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.
Normativa di riferimento:
il comma 5 dell’articolo 16-bis del decreto legge n. 185 del 2005 prevede che:
“Per favorire la realizzazione degli obiettivi di massima diffusione delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni, previsti dal codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai cittadini che ne fanno richiesta e' attribuita una casella di posta elettronica certificata. L'utilizzo della posta elettronica certificata avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del citato codice di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla notificazione per mezzo della posta. Le comunicazioni che transitano per la predetta casella di posta elettronica certificata sono senza oneri.�
A seguito a quanto previsto, l’INPS, dopo aver firmato il protocollo d’intesa con il Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione il 30 settembre u.s., provvede ad assegnare a coloro che ne faranno richiesta anche on line, un indirizzo PEC ai cittadini italiani maggiorenni e residenti in Italia e in possesso del Pin per l'accesso ai Servizi OnLine del Cittadino sul portale dell'Istituto.
Una volta effettuata la richiesta sul sito dell’INPS, il richiedente la PEC si dovrà recare presso la propria sede di competenza per il riconoscimento e la verifica della richiesta e dei documenti di identificazione.
Sia il PIN che la PEC possono altrimenti essere richiesti contestualmente presso la sede.
I Tempi corrono oramai sul filo della telematica e anche il cittadino, non titolare d’azienda o libero professionista e a tale titolo obbligato prossimamente dalle norme di legge, potrà richiedere l’assegnazione di una casella di posta elettronica certificata per colloquiare con le Istituzioni.
Tale nuovo sistema di “comunicazione postale�, permetterà di dare al proprio messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.
Normativa di riferimento:
il comma 5 dell’articolo 16-bis del decreto legge n. 185 del 2005 prevede che:
“Per favorire la realizzazione degli obiettivi di massima diffusione delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni, previsti dal codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai cittadini che ne fanno richiesta e' attribuita una casella di posta elettronica certificata. L'utilizzo della posta elettronica certificata avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del citato codice di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla notificazione per mezzo della posta. Le comunicazioni che transitano per la predetta casella di posta elettronica certificata sono senza oneri.�
A seguito a quanto previsto, l’INPS, dopo aver firmato il protocollo d’intesa con il Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione il 30 settembre u.s., provvede ad assegnare a coloro che ne faranno richiesta anche on line, un indirizzo PEC ai cittadini italiani maggiorenni e residenti in Italia e in possesso del Pin per l'accesso ai Servizi OnLine del Cittadino sul portale dell'Istituto.
Una volta effettuata la richiesta sul sito dell’INPS, il richiedente la PEC si dovrà recare presso la propria sede di competenza per il riconoscimento e la verifica della richiesta e dei documenti di identificazione.
Sia il PIN che la PEC possono altrimenti essere richiesti contestualmente presso la sede.
La tecnologia si evolve, potremo fare tutto senza muoverci di casa…..e tra un po’ dalla sedia della nostra scrivania….Chi ricorda le avventure dei “Pronipoti�, converrà con me che quel cartone animato, dove ogni azione era proiettata in chiave “futurista� , dove le case erano popolate di robot “domestici� dall’aspetto quasi umano e impossibili e futuristici, visto oggi assumerebbe l’aspetto di quello dei “Flinstones�. (n.d.R.Q.)
Rossella Quintavalle
Consulente del lavoro in Roma
Rossella Quintavalle
Consulente del lavoro in Roma