Ultimi giorni per pagare il secondo acconto 2015
Dal primo di novembre è scattata l’ora “X” per i secondi acconti delle imposte e contributi calcolati sulla base dello scorso anno. La scadenza è lunedì 30 novembre.
Già a giugno/luglio abbiamo provveduto al pagamento del saldo 2014 e del primo acconto per il 2015 di imposte, contributi e di cedolare secca e con questo secondo versamento raggiungeremo il 100% del dovuto per l’anno precedente, percentuale perfettamente adeguata alla crisi che oramai imperversa su tutte le famiglie. Ci costringeranno in futuro anche ad anticiparle per i il doppio? Oppure ad anticipare due anni in uno? Chissà: Le “vie del legislatore” sono tortuose, infide e misteriose.
Questo secondo acconto non potrà essere rateizzato ma…..
Ma potremo intervenire sugli importi e provvedere ad effettuare un conteggio previsionale se già sappiamo che i redditi del 2015 sono decisamente inferiori a quelli del 2014.
Per sapere quanto versare, basterà prendere a riferimento il rigo RN34:
se l’importo è superiore a 52 euro, l’acconto è dovuto in unica rata a novembre ed è pari al 100% di quanto indicato (percentuale che negli ultimi anni è variata dal 99 al 96 e del 96 al 100).
Se l’importo risulta superiore a euro 258 stiamo trattando il secondo acconto in quanto già pagato il primo a giugno/luglio 2015. In tal caso si dovrà prendere a riferimento quanto indicato al rigo RN34 e sottrarre quanto già pagato a titolo di primo acconto, la differenza sarà l’importo da versare ora.
I codici tributo per il secondo o unico acconto, da pagare con modello F24:
4034 – II o unico acconto IRPEF;
3813 - Irap acconto - seconda rata o acconto in unica soluzione;
1794 - Imposta sostitutiva per i contribuenti minimi - Versamento della 2^ o unica rata di acconto dell'imposta sostitutiva dell'IRPEF, dell'IRAP e dell'IVA.
Se il contribuente è anche titolare di partita IVA dovrà versare anche gli acconti, se dovuti, delle imposte IRAP e dei contributi INPS commercianti o gestione separata.
Coloro che hanno approfittato della cedolare secca, potranno versare il secondo acconto con il codice "1841" anche per l'acconto in unica soluzione. Anche in caso di versamento di acconto per la cedolare secca si può utilizzare il metodo previsionale.
Ravvedimento operoso
Se ci si trova in difficoltà finanziaria o si sbaglia la previsione nel ridurre l’importo del secondo acconto, ci si potrà sempre avvalere dell’istituto del ravvedimento operoso, oggi molto più appetibile che in passato e possibile anche nella versione “sprint”.
Sarà infatti possibile pagare in ritardo quanto omesso, con la sola aggiunta della sanzione del 3% se il ritardo rientra nei trenta giorni, o il 3,75% se il pagamento viene effettuato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2015, oltre naturalmente agli interessi legali che nel 2015 sono pari allo 0.50% (misura valida almeno fino al 31/12/2015) in ragione d’anno.
Entro 14 giorni invece, si potrà inoltre fruire del ravvedimento sprint allo 0.2% per ogni giorno di ritardo.
I ricalcoli del 730
Anche i sostituti d’imposta dovranno provvedere ad addebitare sui cedolini paga, i secondi acconti derivanti dalle certificazioni caaf già ricevute, salvo richiesta di riduzione da parte dei dipendenti effettuate entro il 30/9/2015.
F24 in banca o in telematica?
Attenzione alle deleghe F24. Se contengono importi a compensazione, o sono di importo superiore a 1000 euro o deleghe a zero per effetto di compensazioni che coprono tutto il debito, non potranno essere portate in banca ma dovranno seguire le seguenti modalità di pagamento:
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Delega con compensazione o di importo superiore ai 1.000 euro: pagamento solo tramite home banking
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Delega a zero: solo tramite Entratel/fisconline o intermediario.
Rossella Quintavalle
Consulente del lavoro in Roma